Descrizione
Giants di David Mach
Opera dell’artista scozzese David Mach, considerato tra i più importanti nomi dell’arte contemporanea internazionale, i GIANTS non sono ritratti, ma piuttosto allusioni alle figure storiche dei Giganti Ugo di Vinadio. Posti alle porte della fortezza, sul ciglio della strada che collega l'Italia con la Francia, le due figure imponenti e scenografiche presidiano e sorvegliano l’abitato di Vinadio segnando la prima tappa italiana della VIAPAC, itinerario di arte contemporanea che si sviluppa per circa 200 Km tra Digne-Les-Bains (Francia) a Caraglio (Italia).
Circle di Richard Long
Richard Long, esponente storico del movimento internazionale «Land Art», è un artista viaggiatore, che percorre terre e culture, deserti e montagne in giro per il mondo, disseminando i suoi segni nel paesaggio. Vinadio nel fossato del Forte ne ospita uno: un cerchio del diametro di 11 metri fatto di pietre bianche, massi sbozzati di marmo. Un segno che sembra voler racchiudere l'eternità del luogo in cui si colloca, esposto alle stagioni del tempo ma avvolto da una magia che lo sottrae al deterioramento del mondo umano.
Untitled – Renaissance di Emmanuele De Ruvo
È un’imponente scultura in bronzo in equilibrio e rappresenta la porzione di un guscio d’uovo che diventa simbolo di un’avvenuta nascita attraverso la rottura di quell’esile gabbia che separa dalla vita, ma che allo stesso tempo la protegge, condensando in quel momento il passaggio tra l’atto e l’esperienza. La scultura è disposta sul basamento calcolando la precisa distribuzione dei carichi nello spazio, in modo tale da far ricadere la verticale del suo centro di gravità, proprio sul punto di contatto con il piano d’appoggio. Installata nel 2019 sul lago antistante il Forte Albertino, è l’opera vincitrice dell’Ottavo Premio Internazionale di Scultura Umberto Mastroianni della Regione Piemonte, presieduto dalla giuria composta da Luca Beatrice, Martina Corgnati e Lea Mattarella. Proprio alla giornalista e critica d’arte romana scomparsa nel 2018, l’artista ha dedicato l’opera.
Flusso – Carlo D’Oria
Nell’ambito del progetto europeo migrACTION il Comune ha commissionato all’artista un’opera site specific sul tema della migrazione, il risultato sono sagome di figure umane, in acciaio corten e inox, che si sommano l’una all’altra fino a formare un unico elemento dinamico ed energico a rappresentare la forza dell’unione, il mutamento delle cose materiali e immateriali, il flusso inarrestabile dei popoli che come una pianta rampicante prosegue il suo cammino mantenendo vive le sue radici.